giovedì 20 maggio 2010

Il nostro Kairos

Dicono che Quartu Sant'Elena fosse una città dormitorio o addirittura una città con la valigia, come titolava l'Unione Sarda solo qualche anno fa.

Dicono anche che sia la terza città della Sardegna,ma alcuni sostengono che alla fine sia soltanto un paese cresciuto troppo in fretta, come se poi questo rapresentasse un giudizio di ( de )merito.

Quando sento parlare della mia città mi rendo conto che i luoghi comuni sono duri a morire, ma penso pure che ogni processo debba essere valutato nel tempo.
Ecco forse alla fine la discriminate è tutta qui: nel tempo.

E' vero siamo cresciuti in fretta, forse troppo. E' vero abbiamo pensato più ai palazzi che alle piazze. E' vero viviamo in una società schiacciata nel presente televisivo, e tutti hanno fretta come se il tempo potessse sfuggire loro di mano.

Però esiste anche un'altro tempo: quello della crescità e della maturazione, individuale e collettiva. E' questo vale per gli uomini e per le città, che alla fine non sono che la somma di tante individualità pensanti..

Ecco alla fine Il Piano Strategico è il tempo che ci vogliamo concedere per maturare e crescere: per diventare adulti. Quando ero al liceo e traducevo dal greco mi aveva colpito una delle parole con le qauali si identificava il concetto di tempo, e non era Cronos ma Kairos.

Cronos è il tempo scandito dagli orologi, il tempo misurabile in un prima e in un dopo. Kairos invece è il tempo interiore che spinge all'azione.

Credo che noi oggi abbiamo bisogno di Kairos per poter imparare ad amare la nostra città: dobbiamo concederci il tempo di vederla cambiare e crescere.

Noi oggi abbiamo l'opportunità di iniziare un cammino di crescita, e sarebbe un peccato interromperlo, perchè come in tutti i processi di crescità è nel tempo che dobbiamo misurarlo, a maggior ragione se si tratta di cambiare il volto di una città.

Nessun commento:

Posta un commento